24 apr 2018

Il chirurgo mi ha detto: «Incredibile, signora Cabella!…»

Oggi vi parlo di Swami Roberto attraverso questa forte testimonianza, che la nostra Chiesa ha ricevuto via email sabato scorso, 21 aprile 2018. L’ho trovata strabiliante! È molto lunga, ma quando si inizia a leggerla, è difficile non arrivare alla fine. Personalmente sono stato molto colpito e commosso anche da quella mamma che ha ricevuto una grazia importante senza aver mai incontrato Swami, se non attraverso una sua fotografia. Spero che anche questo racconto possa aiutare qualcuno in più a ritrovare la fede in Dio, o almeno a considerare che c’è qualcosa di più grande di noi.


Scrive la signora Sandra Cabella, dalla Francia:

Ho la gioia di informarvi che dal 6 aprile (proprio prima del compleanno di Swami) sono uscita dal centro di rieducazione dove, fino a quel momento, passavo giorno e notte.
Attualmente vado in ospedale solo di giorno, perché sono rientrata a casa mia dove me la cavo da sola.

Tutte le mattine parto in taxi per la mia rieducazione nel centro, e poi rientro a casa mia per il pomeriggio. È un grande scalino in più che ho superato.
Recentemente ho visto il chirurgo che mi ha operata, per fare con lui un secondo bilancio della mia situazione. Lui è rimasto letteralmente a bocca aperta per i progressi della mia condizione fisica, a così breve distanza dal mio ingresso nel centro di rieducazione. Il chirurgo mi ha detto:


«Incredibile, signora Cabella! Mi ricordo dello stato critico e preoccupante nel quale lei si trovava quando è arrivata qui in Francia, con 17 fratture in totale, nessuno di noi avrebbe mai immaginato di vederla oggi in piedi!
Il lavoro che avrebbe dovuto essere fatto in 6 mesi di rieducazione, è stato realizzato soltanto in due mesi…» (Vedi in allegato a questa mail: certificato di esame clinico del medico al momento del mio ingresso nel centro di rieducazione).

Oggi, dopo soltanto due mesi trascorsi al centro di rieducazione (da fine gennaio al 6 aprile), la ferita della mia caviglia che ha dovuto essere operata in Francia per una seconda volta a causa della grave necrosi, è totalmente cicatrizzata, e questo in maniera folgorante agli occhi degli infermieri, che non hanno mai visto una cicatrizzazione altrettanto rapida!

Ogni due giorni, i bendaggi erano effettuati e, a vista d’occhio, la chiusura della ferita era incredibilmente visibile. Lo dico di nuovo: miracolosamente non ho mai sentito le fratture delle mie lombari, né delle mie 3 costole, né del mio bacino e del mio coccige.

A oggi, la paralisi della mia mano sinistra in seguito ad una brutta frattura del polso operato, è completamente scomparsa, recuperando interamente la mobilità della mia mano sinistra e di tutte le dita. Anche i movimenti in ampiezza del mio ginocchio sinistro operato alla rotula, sono totalmente recuperati e si parla attualmente di programmare l’intervento per togliere le viti nel giro di 6 mesi anziché di 12.

La grave distorsione trasversale del ginocchio destro è guarita, e ho recuperato anche l’ampiezza dei movimenti di piegatura.

Altri fatti incredibili…
Delle radiografie mi sono state prescritte prima di andare all’appuntamento con il mio chirurgo, per osservare bene il risultato e l’evoluzione della chirurgia del mio tallone destro.
Le radiografie sono state fatte il venerdì ed io mi sono detta… «Che idea di farle questo venerdì! Poiché vado al Darshan nel week-end, avrei proprio voluto che le radiografie fossero fatte il lunedì!».

La vista del mio tallone non mi piaceva proprio per niente, e mi provocava delle grosse crisi di pianto che facevo molta fatica a contenere… ma dopo un momento pregavo Dio perché intervenisse, e nella mia preghiera Gli chiedevo di aiutarmi...
La domenica vado al Darshan, e la sera, quando rientro al centro, mi viene detto: «Le vostre radiografie sono da rifare lunedì, domani mattina, perché quelle che noi abbiamo fatte venerdì sono letteralmente illeggibili!» Alleluia!!!

Per fortuna, ho fatto delle foto con il mio telefono proprio prima del Darshan per paragonarle con l’aspetto del mio tallone dopo il Darshan, perché io custodivo in me la speranza molto forte che rientrando dall’Italia il mio tallone sarebbe stato differente…
Le foto scattate, sono lampanti!… Al ritorno, fin dalla domenica sera, quando ho tolto la fasciatura dal mio piede, il tallone non è più uguale! È totalmente ridisegnato.

Lunedì il medico, con le radiografie in mano, mi dice tutto contento che il mio tallone va molto bene, che non ci sono problemi, perché è molto ben equilibrato da ogni lato! «Allora, signora Cabella, vede, non c’è di che preoccuparsi, perché tutto si sta mettendo a posto sempre meglio».

Attualmente, tutto il grande lavoro della mia rieducazione è concentrato sul buon funzionamento della mia caviglia e del mio tallone destro, che io rimetto nelle mani di Swami.
Io scrivo di nuovo a Swami così come a tutti i Suoi Ramia la mia immensa gratitudine per il loro aiuto e per tutto l’amore che mi è stato letteralmente trasfuso, realizzando miracoli su miracoli, per risollevarmi da questo avvenimento faticoso e doloroso.

È importante anche dire che ho avuto la fortuna di potere, molto velocemente dopo la cicatrizzazione della mia ferita, tornare ad assistere ai Sacri Darshan di Swami, che sono delle autentiche e profonde guarigioni.
Per ognuno dei miei ritorni al Darshan, i progressi della mia rieducazione, punto per punto, sono stati spettacolarmente visibili ogni lunedì, da parte di tutto il personale che mi segue, fisioterapisti e medici, al punto che ogni venerdì la domanda che mi veniva fatta era se io andavo in Italia a vedere «il mio Maestro»!

Ci tengo a dire che io non ho soltanto visto su di me i miracoli compiuti, ma anche attorno a me…
Diverse storie possono essere raccontate… come quella di una giovane donna che da più di quattro anni era su una sedia a rotelle, colpita da una distrofia (algodystrophie) generalizzata, senza poter più camminare e neanche occuparsi, con suo grande dispiacere, del suo piccolo bambino di 3 anni e di suo marito.

Il giorno del suo arrivo io l’ho incrociata davanti alla mia camera, la cui porta era aperta facendo vedere il grande ritratto di Swami. Subito abbiamo iniziato a parlarci e a simpatizzare, e lei mi ha chiesto incuriosita, chi era l’uomo del ritratto che lei vedeva nella mia camera. Il più semplicemente possibile, con il cuore, le ho parlato di Swami, e le ho proposto di parlarGli aprendo il suo cuore, che Lui ascoltava tutto e che le avrebbe risposto, e che Lui l’avrebbe aiutata se lei lo desiderava.

In neanche due settimane di presenza qui nel centro, dopo che in precedenza lei era stata in altri centri di rieducazione senza avere risultati, oggi lei è in piedi, e cammina con un deambulatore, realizzando tante cose che lei non poteva fare prima, in soltanto due settimane!

Adesso quando ci incrociamo lei mi saluta calorosamente, con gli occhi pieni di stelle, dicendomi:
«Sai, non dimenticherò mai le parole e gli scambi che abbiamo avuto quando ci siamo incontrate la prima volta, e che risuonano sempre in me, così come la dolcezza delle parole di una delle tue amiche che io ho avuto il piacere di incontrare quando è venuta a prenderti per andare in Italia.
Sai, gli occhi del ritratto di Swami sono sovente visibili davanti a me… la forza che ho potuto trovare… il coraggio e la speranza… incontrando questo sguardo! Il risultato! Non posso che provare gioia quando mio figlio vede sua mamma finalmente in piedi, mentre prima mi chiedeva sempre: “mamma, quando torni a camminare?”
Non dimenticherò mai quel momento di scambio e di condivisione, e ciò che mi è stato donato in quel momento»
.
Le ho risposto… Ringrazia Dio che ti ha ascoltato! Quello è il miracolo.
Alleluia. Grazie Swami!…

Seguendoti, Swami, e proprio attraverso il mio incidente, mi sono resa realmente conto dei meravigliosi miracoli vissuti in me e intorno a me... Grazie con tutto il mio cuore!

Sandra Cabella

***

J’ai la joie de vous informer que depuis le 6 avril (juste avant l’anniversaire de Swami) je suis sortie du centre de rééducation où j’étais jusqu’alors nuits et jours.
À présent, je suis seulement en hôpital de jour, c’est-à-dire que je suis de retour dans ma maison où je me débrouille toute seule.

Que tous les matins je pars en taxi pour ma rééducation au centre et qu’ensuite je rentre chez moi pour l’après midi. C’est une grande marche de plus qui vient d’être montée.
J’ai vu mon chirurgien qui m’a opéré, pour un deuxième bilan récemment, Il a été littéralement époustouflé de l’avancé de ma condition physique depuis mon entrée qui date seulement de fin janvier en centre de rééducation. Il m’a dit :

« Incroyable Mme Cabella !!!  Je me souviens de l’état critique et préoccupant, dans lequel vous êtes arrivée ici en France, avec 17 fractures au total, aucun de nous n’aurait jamais imaginé vous voir aujourd’hui ainsi debout ! Le travail qui aurait dû être fait en 6 mois de rééducation a été réalisé seulement en 2 mois… (Voir la pièce jointe à ce mail : certificat d’examen clinique du médecin lors de ma rentrée au CHU).

Aujourd’hui, après seulement deux mois passés au centre de rééducation (fin janvier au 6 avril), la plaie de ma cheville qui a dû être opérée en France une seconde fois pour cause de sévère nécrose est totalement cicatrisée et cela de façon fulgurante d’après les infirmières qui n’avaient jamais vue cicatrisation aussi rapide !

Tous les deux jours, les pansements étaient effectués et à vue d’œil la fermeture de la plaie était incroyablement visible. Je le dis de nouveau je n’ai miraculeusement jamais senti les fractures de mes lombaires, ni de mes 3 côtes, ni de mon bassin et de mon coccyx.

À ce jour, la paralysie de ma main gauche à la suite d’une mauvaise fracture du poignet opéré a totalement disparue, récupérant entièrement la mobilité de ma main gauche et de tous mes doigts.
Les amplitudes de mon genou gauche opéré de la rotule, sont totalement récupérées aussi et on parle à présent de programmer l’enlèvement des broches et des vices seulement au bout de 6 mois au-lieu de 12.

L’entorse transversale sévère du genou droit est guérie, les amplitudes pour plier sont revenues elles aussi.

Autre faits incroyables…
Des radiographies m’ont été prescrites juste avant d’aller au rendez-vous de mon chirurgien pour bien observer le résultat et l’évolution de la chirurgie de mon talon droit, les radios sont faites le "vendredi"  et je me dis… « Quelle idée d’aller les faire ce vendredi ! Alors que je vais au Darshan ce week-end j’aurai tellement voulu que les radios soient faites lundi ! Mais bon… ».

Le visuel de mon talon ne me plaisait pas du tout, et me mettait dans des grosses crises de larmes  que j’avais beaucoup de mal à rejeter alors,  je priai depuis un moment Dieu pour qu’Il intervienne et dans ma prière je Lui demandais de m'aider...
Je vais au Darshan le dimanche, et le soir lorsque je rentre au centre il m’est dit : «Vos radios sont à refaire lundi, demain matin car celles que nous avons faites vendredi sont littéralement illisibles !»
Alléluia !!!

Heureusement, j’ai pris des photos avec mon téléphone juste avant le Darshan  pour comparer après le Darshan le visuel de mon talon, car je gardais en moi l’espoir très fort qu’en rentrant d’Italie mon talon serait différent! …
Les photos prises, sont flagrantes ! Au retour dés le dimanche soir, le talon n’est plus pareil lorsque j’enlève la bande de mon pied ! Il est totalement redessiné.

Le médecin, les radios le lundi en mains, m’apprend tout content que mon talon était très bien,  pas de souci il est très bien équilibré de chaque côté  ! « Alors Mme Cabella vous voyez ne vous inquiétez pas lors de la marche tout vas encore mieux prendre sa place. »

A ce jour, tous le gros travail de ma rééducation est concentré sur la bonne marche de ma cheville et de mon talon droit que je remets dans les mains de Swami.
J’écris de nouveau à Swami ainsi qu’à tous Ses Ramia mon immense gratitude pour leur aide et tout l’amour qui m’a été littéralement transfusé, réalisant miracles sur miracles pour me relever de cet événement éprouvant et douloureux.

Il est important aussi de dire, que j’ai eu la chance de pouvoir très vite après la cicatrisation de ma plaie revenir assister aux Darshan Sacrés de Swami qui, sont de véritables et profondes guérisons.
Lors de chacun de mes retours de Darshan, les avancées de ma rééducation, point par point ont été spectaculairement visibles chaque lundi par tous les soignants  qui me suivent, kinés et médecins, au point que chaque vendredi la question m’est posée, si je vais en Italie voir « mon Maître » !

Je tiens à dire que je n’ai pas seulement vu sur moi les miracles accomplis mais également tout autour de moi…
Plusieurs histoires peuvent être racontées comme celle de cette jeune femme qui depuis plus de 4 ans était en fauteuil roulant, atteinte d’une algodystrophie généralisée, sans plus pouvoir marcher ni s’occuper à son grand désespoir de son petit garçon de 3 ans et de son mari.

Le jour de son arrivée je la croise devant ma chambre dont la porte était ouverte donnant sur le grand portrait de Swami, on a tout de suite échangé et sympathisé, elle m’a demandé intriguée, qui était l’homme sur le portrait qu’elle voyait dans ma chambre et le plus simplement possible avec mon cœur j’ai parlé de Swami, je lui ai proposé de Lui parler à cœur ouvert, qu’Il entendait tout et qu’Il lui répondrait et qu’Il l’aiderait si elle le désirait.

En même pas 2 semaines de présence ici dans le centre alors qu’elle avait été dans d’autres centres de rééducation auparavant sans résultat, aujourd’hui elle est debout, marchant avec un déambulateur et réalisant plein de choses qu’elle ne pouvait faire avant, en seulement 2 semaines !

Lorsque nous nous croisons maintenant elle me salut chaleureusement, les yeux tous plein d’étoiles en me disant
« Tu sais jamais je n’oublierais les mots et les échanges que nous avons eu lorsque nous nous sommes rencontrées pour la première fois et qui résonnent toujours en moi ainsi que la douceur des mots d’une de tes amies que j’ai eu le plaisir de rencontrer aussi alors qu’elle venait te chercher pour aller en Italie.
Tu sais que les yeux du portrait de Swami sont souvent visibles devant moi, la force que j’ai pu trouver le courage et l’espoir  avec cette rencontre et regarde ! le résultat !!! Je ne peux que ressentir de la joie lorsque mon fils voit sa maman enfin debout alors qu’il me demandait toujours maman c’est quand que tu remarches?   Jamais je n’oublierais ce moment d’échange et de partage et ce qui m’a été donné à ce moment-là ».
Je lui ai répondu… Remercie Dieu qui t’a entendue ! Là est le miracle
Alléluia. Merci Swami !…

Te suivant Swami, et au travers de cet accident véritablement, je me suis rendue compte réellement des merveilleux miracles vécus en moi et tout autour de moi...
Merci avec tout mon cœur,

Sandra Cabella.