2 nov 2017

Ebbi una visione

Qualche giorno dopo la mia consacrazione sacerdotale, avvenuta il 1° novembre 1990, stavo salutando un ragazzo alla fine della preghiera… ero vicino alla porta della chiesa, mentre le persone uscivano.
Lui mi dice: “Padre, mi ricordi nelle sue preghiere”.
Ed io gli chiedo appena il nome e sto per salutarlo… e mentre gli sto dando la mano, ho una visione fulminea: mi appare Swami, che mi dice: “Benedicilo, perché ora puoi! Adesso sei sacerdote! Voglio salvarlo”, e poi in un attimo mi ha trasmesso di cosa si trattava.
Lì, scompare la visione e mi ritrovo con la mano ancora su questo giovane…
Allora gli dico: “Ti ricordo nella preghiera, però non ‘sta a sognarte’ di portare a compimento quello che ti passa per la testa”
“Che ne sa lei Padre, di quello che mi passa per la testa?”…
“Io so solo che ti vuoi suicidare”

Allora è scoppiato in un pianto a dirotto, e tra le lacrime mi ha detto: “Ma lei, Padre, come fa a saperlo? Avevo proprio giurato di farla finita… non ne posso più… la mia vita è un inferno, la famiglia un inferno… non ne posso più”.
A quel punto, ho imposto le mani su di lui e gli ho impartito una benedizione.
Da allora, le problematiche gravi che mi aveva descritto – e per le quali nel tempo fu molto aiutato da Swami –, non le ha vissute più come la tragedia che lo stava portando a quel gesto estremo.
Attraverso di me, Swami Roberto gli ha salvato la vita. Che miracolo! E che grande esperienza soprannaturale, ebbi quel giorno!