1 gen 2020

Alcuni giorni fa...

Alcuni giorni fa mi ha colpito molto l'intervento di un fedele della nostra Chiesa, Alessandro Matarozzo, che sulla pagina facebook di Swami ha fornito la sua personale risposta alle domande poste da un giornalista.
Dal suo punto esterno di osservazione, questo giornalista rilevava nei fedeli della nostra Chiesa un'apparente mancanza di “spirito di Chiesa”, cioè di “spirito di appartenenza”, oltre alla tendenza a non considerare i sacerdoti come guide importanti e sacre... e così ha chiesto:
“Se lei Swami non ci fosse… i sacerdoti Ramia verrebbero seguiti?
Ci sarà un giorno il Cristianesimo ramirico?”.

Ecco qui di seguito la risposta data da Alessandro:
Caro Swami, questo giornalista fa bene il suo lavoro, non conosce appieno la nostra Chiesa e dunque si pone delle domande, alcune delle quali io stesso mi sono posto in passato...
Io credo che non abbia percepito ciò che lui definisce “spirito di appartenenza” poiché magari si aspettava chissà quale genere di coinvolgimento fanatico, tipico di alcune realtà religiose definite “non ortodosse”, mentre in Anima Universale siamo persone “normali” unite da una profonda fede prima di tutto in Dio.
Se potessi parlargli gli spiegherei che lo spirito di Chiesa, Tu e i nostri Ramia, ci insegnate a mostrarlo verso il prossimo, principalmente nella vita quotidiana di tutti i giorni e forse, in effetti, potremmo sicuramente fare ancora di più affinché anche un amico non ramirico possa percepire questo spirito di appartenenza anche durante la funzione.
Il Darshan della domenica è forse il solo momento in cui principalmente sei tu a parlare direttamente a tutti noi; per capire il ruolo dei Ramia bisogna avere l'opportunità (e, aggiungo io, il grande onore) di poterli incontrare, magari individualmente in un consulto o in un incontro di approfondimento.
Ognuno di loro è speciale ed ha un ruolo fondamentale. Forse il fatto che non si atteggino come “santoni”, personaggi importanti, o come alcuni alti prelati di altre comunità li può far apparire, ad occhi superficiali, delle persone poco importanti o poco sacre quando invece questa è proprio la loro forza: essere persone apparentemente comuni, il che li rende “raggiungibili”, comprensibili, adattabili, vicini e dunque molto “attuali”, a differenza di quelle guide apparentemente molto “austere” che creano soggezione e distacco.
I nostri Ramia sono dei veri e propri Leader illuminati!
Il dubbio relativo alla tua assenza, Swami, me lo sono posto anche io... ma sono giunto alla conclusione che è come chiedersi: se il Signore Dio nostro NON si fosse fatto piccolo piccolo per nascere qui sulla terra, i suoi seguaci sarebbero esistiti? Ovviamente no... ma poi cosa sono stati capaci di fare? Certo all'epoca la scena era tutta di Joshua e non credo nessuno si sia neanche posto il problema relativamente alle capacità della cerchia più stretta dei suoi seguaci che oggi sappiamo bene chi fossero e che peculiarità avessero al di là di ciò che riportano alcuni Vangeli.
Io non so se un giorno ci sarà un Cristianesimo ramirico nel senso che miliardi di persone saranno ramiriche, ma sono certo che grazie a te, Swami, il Cristianesimo potrà essere una religione migliore, capace di infondere la fede vera e certa nel Dio di tutte le genti, e il mio sogno, difficile da realizzare ma non impossibile, in grado di diventare la grande Anima Universale, cuore pulsante di una unica grande unione di tutte le religioni del mondo!